Tove Jansson 1914-2001, Esposizione, Dulwich Picture Gallery, Londra: 25 ottobre 2017-28 gennaio 2018

Tove Jansson è stata per molti anni associata unicamente alle sue creazioni bidimensionali, i Moomins. L’immagine di Jansson come illustratrice ha offuscato tutti gli altri tipi di arte che l’artista ha prodotto durante la sua carriera, omettendo anche la complessa storia che si cela dietro ciascuna delle sue opere. La Dulwich Picture Gallery pone rimedio con un’esposizione che fa della Jansson, spesso ridotta ai suoi cartoni, una persona in carne ed ossa.

La mostra rivela varie sfaccettature dell’artista: figlia, amante, guerriera, pittrice, scrittrice di satire. Ci lascia entrare nel vivo della sua infanzia ad Helsinki, in una famiglia di scultori, pittori e fumettisti le cui relazioni non erano esenti da difficoltà e tensioni.

È in mostra la sua opera più impressionista risalente alla fine degli anni Trenta e all’inizio dei Quaranta. Riflette i suoi viaggi in terra francese e il suo amore per Henri Matisse. Senza dubbio la personalità di Jansson emerge in maniera preponderante dagli autoritratti realizzati in questo periodo. “Lynx Boa” e “The Smoking Girl” dipingono una Jansson energica, sofisticata ed equilibrata. In entrambe le immagini, sembra che l’artista guardi in lontananza con grande distacco, come se non si rispecchiasse più, o interamente, nell’immagine popolare di “madre dei Moomins”.

Seguono le pitture ad olio astratte appartenenti alla decade del 1960. Questi affreschi e tele catturano, con pennellate dai colori brillanti, scene di paesaggi altamente creative. La pittura ammassa dei grossi strati di colore che danno all’immagine una ferocia assente nelle altre opere. Da notare è il “Mar Astratto” del 1963: l’azzurro, smeraldo, grigio e verde cozzano in maniera caotica imitando il movimento delle onde.

Quanto ai suoi lavori più conosciuti, non possono mancare le illustrazioni della Jansson realizzate per Alice nel paese delle meraviglie, Lo Hobbit e La caccia allo Snark. Già in queste caricature sono visibili i tratti di ciò che sarebbe arrivato: Alice e Gollum, con i suoi occhi sporgenti, hanno un’aria quasi comica. La Galleria include anche i fumetti per “Garm”, una rivista satirica finlandese. Qui diventa evidente il rifiuto di Jansson per il fascismo, la guerra ed il comunismo. In un’immagine, Hitler è raffigurato come un bambino viziato circondato da un mondo che non fa altro che offrirgli dolcetti. Si tratta di un riferimento inequivocabile alle politiche di riconciliazione e sottomissione sposate dai paesi europei negli anni Trenta.

Finalmente arriviamo a comprendere in che cosa si convertano queste illustrazioni: la prima storia di Moomin, “I Moomins e la grande inondazione”, scritta e illustrata nel 1945, insieme ai quattro libri illustrati che la seguirono. I cartoni sono espliciti ed incantevoli, e non a caso definiscono e specificcano la sua carriera.

Un finale commovente mostra alcuni Moomins elaborati dalla Jansoon per la sua anima gemella, Tuulikki Pietilä, che lavorò e visse con lei fino alla sua morte.

Dulwich Picture Gallery

Gallery Road, Dulwich SE21 7AD

Orari di apertura

Martedì-domenica, 10.00-17.00

Chiuso il lunedì, eccezion fatta per i festivi